IFAP è sensibile alle problematiche ambientali.

Lo smaltimento dei rifiuti, il riciclaggio e la riduzione delle emissioni di CO2 sono punti fermi nel lavoro quotidiano di ricerca e innovazione. Sia con il tradizionale PET, sia con la più recente "plastica" di origine vegetale il BIO-PET, IFAP punta a ridurre sempre più l'impatto dei suoi prodotti sull’ambiente, cercando di elevare nel contempo le caratteristiche proprie del prodotto (resistenza, versatilità, valore protettivo, leggerezza,…) per venire incontro alle esigenze dei clienti e alle continue nuove richieste del mercato.

PREVENZIONE QUANTITATIVA (LE 3-R)

  • RIUTILIZZO
  • RIDUZIONE del volume e del peso dell’imballaggio
  • RECUPERO (di materia, energia)

PREVENZIONE QUALITATIVA

LIMITAZIONE al minimo del contenuto di metalli nocivi e di altre sostanze e materiali pericolosi (sia nelle materie prime, sia nei componenti).

RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE NELLA SCELTA DEGLI IMBALLAGGI.

IFAP nel rispetto dell’ambiente è sempre più orientata all’utilizzo di sistemi di imballaggio terziari riutilizzabili e completamente riciclabili. Attualmente, per il 25% delle merci spedite IFAP non utilizza più i contenitori di cartone, ma Metal Box, totalmente riutilizzabili.

Un ulteriore passo nel rispetto dell’ambiente è l'utilizzo, in corso di validazione, di Octabin in Cartonplast per il contenimento e il trasporto delle preforme. Il Cartonplast offre innumerevoli vantaggi fra cui la Leggerezza, la Stampabilità ad esempio mediante serigrafia, la Riutilizzabilità e il Riciclaggio. IFAP, d'accordo con i propri Clienti, provvede comunque al recupero e riutilizzo degli octabin, contenitori di cartone per il trasporto delle preforme, fino a che le caratteristiche funzionali sono garantite.

Con l’utilizzo dei Metal Box e dei contenitori in Cartonplast, IFAP contribuisce a ridurre la deforestazione salvando centinaia di alberi.

PROGRAMMA DI ALLEGGERIMENTO

IFAP ha avviato da diversi anni una continua ricerca di riduzione dei materiali, con lo scopo di diminuire il consumo di risorse non rinnovabili e il quantitativo di energia richiesta per la produzione delle bottiglie. La riduzione del peso delle preforme avvenuta attraverso il ridisegno dei filetti e/o del corpo preforma ha permesso, pur mantenendo le caratteristiche qualitative del prodotto finito, un risparmio, a seconda dei casi, dal 3 al 7 percento di materia prima.

RICICLO DEI MATERIALI E RECUPERO ENERGETICO

La materia prima è riciclabile alle normali condizioni dei processi continui di riciclo. La possibilità di riciclare il materiale dopo l'uso per imballaggio a cui è destinato dipenderà dalla composizione e il confezionamento del packaging, i potenziali residui contenuti e contaminazioni, e dei sistemi disponibili di raccolta e di smistamento necessari.

Alcune tecniche di riciclaggio delle materie prime, denominate riciclo chimico, arrivano a scomporre il PET a materia prima di base, garantendo elevati gradi di purezza e possono applicarsi anche a bottiglie colorate.

Un’alternativa al riciclo meccanico o chimico consiste nell’utilizzare il potere calorifico (paragonabile al carbone) all’interno del polimero e bruciare il PET per recuperare l’energia e generare calore, altra energia e combustibile. Il PET può essere una parte dei rifiuti di plastiche miste come materia prima che coadiuva la produzione di acciaio negli altiforni o in sostituzione di combustibili fossili nei forni da cemento.

In questo modo la catena di valore del PET si avvale del potere calorifico del petrolio per la produzione e la durata del polimero, e ne recupera l’alto contenuto in termini di energia.

Le nostre soluzioni

All'interno della sezione dedicata alle soluzioni presente in questa pagina, potete trovare tutte le nostre proposte per la protezione dei Vostri prodotti.
Di seguito riportiamo i collegamenti ad alcune delle principali innovazioni impiegate nel settore.


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